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i libri di storia, le enciclopedie, i dizionari, i romanzi, i poemi,
i saggi, i documentari, i film, quando parlano dei Templari dicono
che quei mitici cavalieri medievali furono
fondati in Francia, nella regione di Champagne, nel 1118, dal nobile
Hugues de Payns. <<No, non è vero, è un falso storico>>, protesta
il professor Mario Moiraghi. <<I Templari furono fondati nel
1100 da Hugo de Paganis, un cavaliere salernitano>>. Architetto
di professione, docente universitario, ma anche valente storico
specializzato proprio nelle vicende del Medioevo, Mario Moiraghi
sostiene la sua tesi con inoppugnabili documenti alla mano, da lui
scoperti e ora divulgati anche in un libro pubblicato
dall’Editrice Ancora con il titolo “L’italiano
che fondò i Templari. Hugo de Paganis, cavaliere di Campania”. Anzi,
in questo libro, Moiraghi racconta che, con la collaborazione del
ricercatore veneto Luigi Chiarion, ha addirittura individuato il
luogo dove venne sepolto il fondatore dei Templari, e cioè nella
chiesa di San Giacomo a Ferrara. La notizia si trova in un documento
del 1621, di Marco Antonio Guerini, dove è scritto a chiare lettere
che Hugo de Paganis “diede principio all’Ordine dei Cavallieri
Templari”. I
Templari, quindi, hanno origine italiana. Di questi cavalieri si sta
parlando ovunque. Il libro “Il codice da Vinci” di Dan Brown, con i suoi 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo, ha
riportato prepotentemente alla ribalta l’interesse della gente per
i miti, la storia, le leggende medioevali e in particolare per i
Templari. A quel libro ne sono seguiti altri, e migliaia di
articoli, e film. E in tutti si parla dei Templari, perchè sono
loro ad attrarre
l’attenzione. E, purtroppo, sempre si dice che sono di origine
francese. Tempo fa, intervistando Moiraghi, avevo dato ampio spazio
alle sue ricerche su questo argomento,
ricerche che rovesciavano clamorosamente una notizia storica.
Pensavo che tutti se ne sarebbero impossessati, soprattutto in
Italia. Invece, no. Anche in occasione della recente uscita del film
“Le Crociate” di Ridley Scott, film che dà ampio spazio ai
Templari, i vari recensori di tutti i giornali, anche di quelli che
dovrebbero essere i più aggiornati nelle informazioni, hanno
continuato a scrivere che i Templari furono fondati da Hugues di
Payns nel 1118. <<Fin
dall’inizio della loro storia, i Templari suscitarono grande
ammirazione, grande interesse, entrarono subito nella leggenda>>,
spiega Moiraghi. <<Erano cavalieri votati a difendere i
pellegrini sulle strade della terra Santa e a occuparsi dei malati e
degli indifesi con assoluto spirito cristiano. Erano cioè una forza
al servizio del prossimo. Ma per la disciplina che si imponevano,
l’amore, la passione che mettevano nella loro scelta di vita erano
diventati abili e
invincibili guerrieri, e i francesi se ne impossessarono facendo di
loro una terribile arma da guerra nelle Crociate. <<L’imbroglio
riguardante la loro origine>>, dice ancora il professor
Moiraghi <<venne costruito ad arte
proprio dai francesi. Gli
antichi traduttori francesi, per dare il merito alla loro patria di
aver creato quel movimento, falsificarono addirittura i testi latini
di Guglielmo da Tiro, considerato il maggior cronista medioevale e
storico dei primi templari. Guglielmo scrisse apertamente nei suoi
libri che fu Hugo de Paganis il fondatore dei Templari, ma i
traduttori francesi cambiarono quel nome in Hugues de Payns, nobile
cavaliere di Champagne, regione della Francia>>. Chiedo
al professor Moiraghi su quali documenti poggiano le sue
affermazioni. <<Prima
di tutto>>, dice Moiraghi <<su una lettera, scritta da
Hugo de Paganis nel 1103. Quindi, 15 anni prima della data indicata
dagli storici francesi
come fondazione dei Templari. In quella lettera, Hugo de Paganis
scriveva a un suo zio, appartenente alla famiglia degli Amarelli,
(famiglia del patriziato meridionale tra le più antiche), e
gli racconta della morte del cugino Alessandro, membro dei Templari,
avvenuta in uno scontro con alcuni predoni infedeli. Hugo, inoltre,
aggiunge altri particolari fondamentali per le date. Ad esempio,
dice di essere andato a far visita a re Baldovino I in occasione
della morte del fratello di lui, Goffredo di Buglione. Questi
particolari identificano un periodo storico ben preciso perché
Goffredo di Buglione, che fu tra i capi della I° Crociata, morì
proprio nel 1100 e re Baldovino I, anch’egli crociato, fu re di
Gerusalemme dal 1100 al 1118. E, cosa ancor più importante, Hugo de
Paganis racconta anche di avere confermato al re la presenza in
Terra Santa dell’ordine da lui fondato per difendere i pellegrini.
Come ho detto, la lettera fu scritta nel 1106, quindi i Templari
erano già in piena azione in Terra Santa una quindicina d’anni
prima della data indicata dagli storici come anno della loro
fondazione. E questo perchè erano stati fondati in Italia, da un
italiano di Salerno e non in Francia>>.
Come
è riuscito a trovare la
lettera di Hgo de Paganis?
<<Per
caso. Durante alcune ricerche su antichi volumi avevo scoperto che
Nocera, cittadina poco lontana da Salerno, si chiamava un tempo
Nocera dei Pagani e vantava un collegamento molto stretto con il
fondatore dei Templari. Va detto che, anche ai nostri giorni, Nocera
ha affianco un grosso comune che si chiama Pagani, e
sull’Autostrada Caserta-Salerno c’è un’uscita che si chiama
Nocera-Pagani. Ebbene, mentre facevo le mie ricerche, mi giunse la
notizia dell’esistenza di una lettera in cui Hugo de Paganis,
cavaliere di Nocera, raccontava della fondazione dei Templari.
Continuai a cercare con ansia e tanta pazienza, e alla fine trovai
chi possedeva quella lettera. Ho potuto così vederla, tenerla in
mano, constatarne l’autenticità, esaminarla e fotografarla.
Inoltre, una professoressa inglese mi ha segnalato che un monaco del
1100 aveva scritto un libro in cui narrava delle origini
mediterranee dei Templari. Si chiamava Simone di Saint Bertin e nel
libro raccontava che, proprio all’epoca in cui stava scrivendo,
Hugo de Paganis aveva fondato un ordine di cavalleria per la difesa
della Terra Santa. Questi sono documenti nuovi e inconfutabili>>
Chi
erano i cavalieri istituiti da Hugo de Paganis?
<<Erano
molto simili a dei monaci. All’inizio non si chiamavano Templari.
Quel nome lo assunsero più tardi, quando la loro sede divenne il
tempio di Salomone a Gerusalemme. Hugo de Paganis li aveva chiamati
i “Poveri Cavalieri Compagni di Cristo”. Il loro compito era
quello di proteggere chi si recava in Terra Santa dalle scorrerie
dai predoni islamici e dai fanatici che infestavano i luoghi santi.
Erano insomma una sorta di “polizia della strada” con una
condotta morale ferrea e regole molto precise.>>
Che
tipo di regole?
<<Ad
esempio non potevano uccidere nessuno. Potevano difendersi ma solo
se era strettamente necessario. In nessun caso potevano far del male
ad un cristiano e se capitava dovevano poi uscire dall’ordine. Gli
infedeli invece potevano essere da loro uccisi o feriti solo ed
esclusivamente per difesa, per non soccombere. Inoltre, i Templari
non potevano andare a caccia, non dovevano neppure accompagnare un
cacciatore. L’unico animale che potevano uccidere era il leone che
a quel tempo infestava le strade della Palestina e rappresentava un
pericolo. Questi cavalieri dovevano dedicarsi alla preghiera, alla
cura degli ammalati, al servizio verso i più deboli. E dovevano
occuparsi dei cavalli, un bene preziosissimo per quel tempo>>.
Si
sposavano, avevano cioè famiglia? Erano sposati?
<<No,
erano tenuti alla castità. Si sa che ad un certo punto ai “Poveri
Cavalieri Compagni di Cristo” fu imposto di non tenere con loro
delle consorelle. Questo fa capire non solo che avevano scelto il
celibato ma che, all’inizio, anche le donne facevano parte dell’ordine>>.
Quando
si verificò il predominio dei francesi su questo movimento?
Dopo
una ventina d’anni dalla loro costituzione. Erano diventati un
gruppo meraviglioso, organizzatissimo e attrassero l’attenzione
dei Francesi che erano i signori della guerra in Terra Santa. Anche
se pacifisti, votati a non uccidere, come ho già detto, i Templari
di Hugo de Paganis erano abilissimi nell’uso delle armi.
Viaggiavano in costante assetto di guerra, sempre pronti a
intervenire per difendere i deboli. E per quel tempo rappresentavano
anche una novità perchè fino a quel momento gli eserciti in marcia
erano sempre stati vulnerabili. I Templari invece erano
specializzati nel combattere in movimento, potremmo dire che erano
come i Marines, e questa loro “professionalità” faceva tanto
invidia ai francesi. Così, intorno al 1118, i francesi si
impossessarono dell’Ordine, del nome dei Templari e addirittura
della loro storia.>>
Come fu possibile una cosa del genere?
In
quel periodo il movimento non aveva una organizzazione giuridica ben
definita. Era un movimento spontaneo e fu facile perciò pilotarlo e
renderlo parte delle Crociate. Una lode fatta a loro da Bernardo di
Chiaravalle e l’affidamento dei locali del Tempio di Salomone li
mise in una situazione di prestigio ma li gettò
anche nel gorgo della guerra. La Crociata era dominata dai Francesi
e i Francesi si impossessarono di loro. Poi, con il tempo e
l’aiuto degli intellettuali, dei mistici, dei traduttori e degli
storici vennero alterati le vicende, le origini, gli obiettivi dei
Templari. Venne costruita una nuova verità. Come ho già detto, si
falsificò quello che il cronista Guglielmo di Tiro riportava nei
suoi scritti. Il nome di Hugo de Paganis, italiano e campano, in
Hugues de Payns, cavaliere francese della Champagne. Tutto quello
che riguardava l’Ordine divenne francese e il famoso storico
Guibert de Nogent, vissuto proprio in quel periodo, scrisse un testo
sui Templari intitolato “Gesta Dei per Francos” ossia “opera
di Dio tramite i Franchi”. I cavalieri Templari iniziarono ad
esistere “pubblicamente” solo quando si gettarono nelle mischie
della guerra. In breve, le tracce che potevano portare all’origine
mediterranea dei Templari scomparvero. Per la storia, i cavalieri
protettori del Santo Sepolcro diventarono francesi a tutti gli
effetti. Ma ora i documenti che ho pubblicato dimostrano senza ombra
di dubbio che la loro origine è italiana>>.
Roberto
Allegri
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