...... seconda parte......

 

 

L’iter che la Chiesa segue per arrivare alla proclamazione del miracolo è  meticolosamente tracciato da regole e disposizioni contenute nella costituzione apostolica “Divinus perfectionis Magister”. Sono previste due “verifiche”, che sono veri e propri processi:  una a livello diocesano, cioè nella diocesi dove è accaduto il fatto, e una a livello Vaticano, quasi sempre presso la Congregazione per le cause dei Santi, dal momento che, in genere, i miracoli sono richiesti nei processi di beatificazione e canonizzazione.

 

Il processo diocesano è il più importante. Il vescovo apre un istruttoria sul presunto miracolo, per  raccogliere tutti i documenti possibili:  deposizioni giurate di testimoni oculari, cartelle cliniche, dichiarazioni ufficiali di medici, di specialisti, di esperti eccetera. Poichè quasi sempre si tratta di guarigioni da malattie, la valutazione del caso viene affidata a una commissione medica, che è composta da cinque  professori di chiara fama. Non è necessario che siano credenti, perchè il loro giudizio deve riguardare solo la valutazione della malattia e della guarigione, quindi devono emettere un parere tecnico, scientifico. Anzi, meglio se tra di essi vi sono anche degli atei, o simpatizzanti per altre religioni.

 

La commissione medica ha il compito di esaminare a fondo la diagnosi della malattia, la prognosi, la terapia eseguita e la guarigione. Per essere ritenuta oggetto di un possibile miracolo, la guarigione deve risultare rapida, completa, duratura e scientificamente inspiegabile. Solo se la commissione medica raggiunge queste conclusioni, il caso viene preso in considerazione da una seconda commissione, quella teologica. A questa compete il compito di stabilire se l’evento è da attribuirsi a un esplicito intervento di Dio, oppure se si tratta di un fatto paranormale o di un fatto provocato da Satana. Essendo Satana un puro spirito, ha la potenza di compiere interventi che superano le leggi della natura.

 

Ci sono fatti prodigiosi che potrebbero apparire miracoli e che in realtà sono opere di Satana. Se anche la commissione teologica, arriva alla conclusione certa che il fatto preso in esame va attribuito a Dio, allora tutta la documentazione riguardante il processo eseguito passa in Vaticano per una seconda verifica. Qui la commissione medica, i giudici, la commissione teologica non fanno altro che esaminare il materiale raccolto e già giudicato, per vedere se siano necessarie ricerche suppletive, approfondimenti, chiarimenti, e se le conclusioni raggiunte possano ritenersi giuste. Solo al termine di questa secondo processo, le autorità competenti emettono il loro giudizio. I teologi spiegano che il miracolo è un “segno” con cui Dio parla all’uomo.

 

I miracoli sono stati numerosi nel corso della vita di Gesù, proprio perché dovevano far capire che Egli veniva da Dio. E continuano a verificarsi  nella storia della Chiesa come testimonianza della tenerezza e dell’amore di Dio che interviene personalmente par aiutare e “far capire” che egli è sempre accanto ai suoi figli.    Sant’Agostino diceva: “I miracoli sono segni della potenza e dell'amore salvifico di Dio e stimoli  per l’uomo ad elevarsi nel regno delle cose celesti”.    

 

Commentando queste parole di Sant’Agostino,  Giovanni Paolo II ha scritto: <<A questo pensiero possiamo ricollegarci nel riaffermare lo stretto legame dei “miracoli‑segni” compiuti da Gesù con la chiamata alla fede. Infatti, tali miracoli dimostravano l'esistenza dell'ordine soprannaturale, che è oggetto della fede. A coloro che li osservavano e particolarmente a chi personalmente li sperimentava, essi facevano costatare quasi con mano che l'ordine della natura non esaurisce l'intera realtà.

 

L'universo in cui vive l'uomo non è racchiuso soltanto nel quadro dell'ordine delle cose accessibili ai sensi e allo stesso intelletto condizionato dalla conoscenza sensibile. Il miracolo è “segno” che questo ordine viene superato dalla “Potenza dall'alto”, e quindi le è anche sottomesso. Questa “Potenza dall'alto”, cioè Dio stesso, è al di sopra dell'intero ordine della natura. Essa dirige quest'ordine e nello stesso tempo fa conoscere che - mediante quest'ordine e al di sopra di esso - il destino dell'uomo è il “Regno” di Dio. I miracoli di Cristo sono “segni” di questo Regno>>.

 

Molto oggi affermano: <<I miracoli sono finiti. Si verificavano un tempo, quando la Scienza non era in grado di studiare a fondo i fatti. Oggi, la Scienza spiega tutto. E se ci fosse ancora qualcosa che sfugge al suo controllo, è solo questione di tempo>>. Per i credenti, queste sono affermazioni superficiali, che contrastano con la loro fede e la loro cultura. Sono anche affermazioni infondate. Per fortuna esistono molti scienziati, di grandissima fama, credenti, che non vedono alcuna contraddizione tra scienza e fede. Il professor Antonino Zichichi, per esempio.

 

E’ uno dei massimi luminari  nelle ricerche sulle forze fondamentali della natura e nella fisica subnucleare. Ordinario di Fisica Superiore all’Università di Bologna, fondatore e direttore del “Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana” di Erice, conosciuto e stimato in tutto il mondo, ha scritto un libro dal titolo: “Perchè io credo in colui che a fatto il mondo”. Egli afferma:  <<Non ho mai avuto difficoltà a fare coesistere in me fede e mentalità scientifica. In realtà ogni esperimento che noi uomini di scienza intraprendiamo è una domanda posta al Creatore di tutte le cose>>.

 

E per quanto riguarda i miracoli dice: <<Il miracolo è qualcosa alla cui spiegazione l’uomo non arriverà mai usando ragionamenti logici. Se infatti fosse possibile comprendere il miracolo usando la logica, dovrebbe essere altrettanto facile arrivare alla comprensione del teorema di Dio. E visto che una verità scientifica si può sempre riprodurre, si dovrebbe riuscire anche a riprodurre un miracolo. Ma il miracolo è opera divina, una manifestazione diretta di una entità che è troppo grande per essere riproducibile dalle due più straordinarie conquiste dell’intelletto umano, la Logica e la Scienza....

 

<<Chi osasse dire che la scienza nega l'esistenza dei miracoli è in malafede e non conosce la scienza>>