...... seconda parte......
L’iter che la Chiesa segue per arrivare alla proclamazione del miracolo è meticolosamente tracciato da regole e disposizioni contenute nella costituzione apostolica “Divinus perfectionis Magister”. Sono previste due “verifiche”, che sono veri e propri processi: una a livello diocesano, cioè nella diocesi dove è accaduto il fatto, e una a livello Vaticano, quasi sempre presso la Congregazione per le cause dei Santi, dal momento che, in genere, i miracoli sono richiesti nei processi di beatificazione e canonizzazione.
Il
processo diocesano è il più importante. Il vescovo apre un istruttoria
sul presunto miracolo, per raccogliere
tutti i documenti possibili: deposizioni
giurate di testimoni oculari, cartelle cliniche, dichiarazioni ufficiali
di medici, di specialisti, di esperti eccetera.
La commissione medica ha il compito di esaminare a fondo la
diagnosi della malattia, la prognosi, la terapia eseguita e la guarigione.
Per essere ritenuta oggetto di un possibile miracolo, la guarigione deve
risultare rapida, completa, duratura e scientificamente inspiegabile. Solo
se la commissione medica raggiunge queste conclusioni, il caso viene preso
in considerazione da una seconda commissione, quella teologica.
Ci sono fatti prodigiosi
che potrebbero apparire miracoli e che in realtà sono opere di Satana.
I miracoli sono
stati numerosi nel corso della vita di Gesù, proprio perché dovevano far
capire che Egli veniva da Dio. E continuano a verificarsi
nella storia della Chiesa come testimonianza della tenerezza e
dell’amore di Dio che interviene personalmente par aiutare e “far
capire” che egli è sempre accanto ai suoi figli.
Commentando queste parole di Sant’Agostino, Giovanni Paolo II ha scritto: <<A questo pensiero possiamo ricollegarci nel riaffermare lo stretto legame dei “miracoli‑segni” compiuti da Gesù con la chiamata alla fede. Infatti, tali miracoli dimostravano l'esistenza dell'ordine soprannaturale, che è oggetto della fede. A coloro che li osservavano e particolarmente a chi personalmente li sperimentava, essi facevano costatare quasi con mano che l'ordine della natura non esaurisce l'intera realtà.
L'universo in cui vive l'uomo non è racchiuso soltanto nel
quadro dell'ordine delle cose accessibili ai sensi e allo stesso
intelletto condizionato dalla
conoscenza sensibile. Il miracolo è “segno” che questo ordine viene
superato dalla “Potenza dall'alto”, e quindi le è anche sottomesso.
Questa “Potenza dall'alto”, cioè Dio stesso, è al di sopra
dell'intero ordine della natura. Essa dirige quest'ordine e nello stesso
tempo fa conoscere che - mediante quest'ordine e al di sopra di esso -
il destino dell'uomo è il
“Regno” di Dio. I miracoli di Cristo sono “segni” di questo Regno>>.
Molto
oggi affermano: <<I miracoli sono finiti. Si verificavano un tempo,
quando la Scienza non era in grado di studiare a fondo i fatti. Oggi, la
Scienza spiega tutto. E se ci fosse ancora qualcosa che sfugge al suo
controllo, è solo questione di tempo>>.
E’ uno dei massimi luminari nelle ricerche sulle forze fondamentali della natura e nella fisica subnucleare. Ordinario di Fisica Superiore all’Università di Bologna, fondatore e direttore del “Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana” di Erice, conosciuto e stimato in tutto il mondo, ha scritto un libro dal titolo: “Perchè io credo in colui che a fatto il mondo”. Egli afferma: <<Non ho mai avuto difficoltà a fare coesistere in me fede e mentalità scientifica. In realtà ogni esperimento che noi uomini di scienza intraprendiamo è una domanda posta al Creatore di tutte le cose>>.
E per quanto riguarda i miracoli dice: <<Il miracolo è qualcosa alla cui spiegazione l’uomo non arriverà mai usando ragionamenti logici. Se infatti fosse possibile comprendere il miracolo usando la logica, dovrebbe essere altrettanto facile arrivare alla comprensione del teorema di Dio. E visto che una verità scientifica si può sempre riprodurre, si dovrebbe riuscire anche a riprodurre un miracolo. Ma il miracolo è opera divina, una manifestazione diretta di una entità che è troppo grande per essere riproducibile dalle due più straordinarie conquiste dell’intelletto umano, la Logica e la Scienza....
<<Chi osasse dire che la scienza nega l'esistenza dei miracoli è in malafede e non conosce la scienza>>
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