65. Delizia CIROLLI nata il 17 novembre 1964 a Paternò (Sicilia) Guarigione intorno al Natale 1976, a 12 anni compiuti. Miracolo riconosciuto il 28 giugno 1989, da parte di S. Ecc. Mons. Luigi Bommarito, Arcivescovo di Catania. Nel marzo 1976, una piccola siciliana diii anni e mezzo, accusa delle difficoltà nella deambulazione a causa di una tumefazione dolorosa del ginocchio destro. Dopo alcune settimane, avendo applicate soltanto delle cure banali, la bimba è ricoverata in ospedale per procedere ad una biopsia, all’altezza del 1/3 superiore della tibia destra. In virtù di questo esame, la diagnosi temuta è accertata. Si tratta di un tumore maligno dell’estremità prossimale della tibia. Il chirurgo consultato propone un trattamento demolitivo, e cioè una amputazione che tuttavia, sarebbe soltanto palliativa. Questo trattamento è rifiutato dai genitori sconvolti, che ritengono più opportuno riportare a casa la figlioletta condannata. Qualche mese più tardi, durante l’estate 1976, ella partecipò, grazie alla generosità dei suoi amici ed a quella dei parenti della madre, ad un pellegrinaggio a Lourdes. Ne ritornò stanchissima, senza un vero cambiamento e certamente non guarita. Verso il Natale 1976, quando il suo stato era diventato assai grave e la sua vita si andava spegnendo, mentre i suoi vicini non avevano mai smesso di pregare Nostra Signora di Lourdes, la guarigione arrivò improvvisamente. Assai rapidamente essa riprese una vita normale: si mise a mangiare, a camminare e potè riprendere la scuola chiedendo soltanto di vivere e crescere! Nel luglio 1977, ritornata a Lourdes con la madre, essa fu sottoposta a visita da parte dei medici dell’Ufficio Medico. Venne in quel momento riscontrata: — una deformazione residua dell’asse della gamba destra, per ginocchio valgo; — una trasformazione radiologica della zona ammalata, prova obiettiva della scomparsa del tumore, fatto del tutto imprevedibile. Dal 1977 al 1980 ella fu seguita ogni anno e sempre trovata in perfetto stato di salute e dimostrava uno sviluppo armonioso. Il 28 luglio 1980, l’Ufficio Medico di Lourdes, quasi all’unanimità, decise di ritenere questa guarigione — avvenuta dopo una malattia sicuramente diagnosticata, di prognosi certamente infausta, e per la quale non era stata praticata alcuna terapia — come « una fenomeno contrario alle previsioni dell’esperienza medica, e scientificamente inspiegabile ». Due anni più tardi, una commissione medica Diocesana emise un giudizio con conclusioni pressochè uguali. Nel settembre 1982, il Comitato Medico Internazionale di Lourdes, confermava, con ulteriore forza, le opinioni già date, relative a questa ripresa della salutè « eccezionale, nel senso più stretto della parola, e per di più, inspiegabile ». Dopo qualche anno, il 28 giugno 1989, S. Ecc. Mons. Luigi Bommarito, Arcivescovo di Catania, ha riconosciuto solenne mente il carattere prodigioso di questa guarigione ed il suo valore di « segno ». Egli ha esortato i fedeli della sua Diocesi « a rendere grazie per questo dono di Dio alla sua Chiesa » precisando che esso era stato ottenuto per l’intercessione della Vergine Maria « in risposta alla richiesta del cuore dagli uomini ». |