Non ho mai fatto vedere il sedere,
ma il cuore sì
A 16 anni voleva farsi frate. Ha votato per il
PCI («Sempre stato di sinistra, ma a modo mio»). È arrivato a detestare
«Questo piccolo grande amore»... La voce che da più di trent'anni, e più
di ogni altra, fa cantare l'italia si regala la prima antologia dei suoi
successi. E regala a Vanity un'intervista piena di sorprese
Claudio Baglioni ha 54 anni, ma è
più o meno come te lo ricordi. Magro, malinconico, le dita mobili, i
capelli cenere, la faccia morbida. Ancora sorprendentemente vero da
rivelarti:
«Non l’ho mai detto, ma a sedici anni volevo farmi frate». Oppure: «Sono
sempre stato di sinistra, ma a modo mio». Oppure: «Ho cantato Piccolo
grande amore 10 mila volte, ci sono invecchaito dentro per la metà di un
secolo. La detesto».
Figlio unico, infanzia a Centocelle. Padre autodidatta e poi
carabiniere. Madre sarta. Lui ragazzo di pianura. Introverso. Grandi
occhiali. Ha avuto due donne e un figlio. Mai uno scandalo. Ora che ha
rimasterizzato la sua memoria in 40 canzoni e 3 cd, è pronto a
raccontarsi.
Invecchiare le fa paura?
«Non abbastanza da rifarmi il naso e il sorriso, se intende quallo».
Niente droga?
«Detesto la droga. Ho fumato un paio di canne a 18 anni, poi basta».
L’intervista completa è sul numero 41
di Vanity Fair in edicola
|
|