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Ciao Giorgio...

Non ti dimenticheremo mai...

 

 

 

 

Striscione coniato da Giorgio per gli amici

Fraterni di www.soloclaudio.com

"Che vale il mondo rispetto alla vita?

 E che vale la vita se non per essere data?

 E perchè tormentarsi quando è così semplice obbedire?"

 (Paul Claudel)

 

"Non c'è nessuno che ama la luna come le stelle del ciel!

 Non c'è nessuno che ama la riva come le onde del mar!

Quanto ti amo lo sai vorrei sempre restare con te...

E invece devo partir ma l'amore non deve finir.

 Anch'io ti amo lo sai vorrei sempre restare con te...

Anche se tu partirai, resteremo insieme perchè

 quando tramonta lontano la luna, resta l'attesa del ciel

quando scompare lontana la riva, resta l'attesa del mar!"

(Clericetti-Mascagni)

 

Così ci avrebbe detto Giorgio... con il suo inesauribile ottimismo! Cosa ha di più caro la luna se non il ciel...

Cosa ha di più caro la riva se non il mar?

Resta l'attesa... di rivederci!
 
Grazie per questi anni, grazie per averci fatto sorridere con le tue storie strampalate su Claudio e il suo mondo!

Anzi il Grande Mago Cucaio...

come lo chiamavi tu!

Grazie per aver cercato di insegnarci cosa è la vita come tutti i papà fanno.

 

 E noi ti dedichiamo con tutto il cuore con eterna figliolanza la nostra Patapan...

 

PATAPAN

ce l'ho ancora sulla pelle
quell'odore di colline
sono lucine o sono stelle
quelle cose dove la campagna ha fine
ti ricordi pa'
mi tiravi per la mano
sul tuo passo più costante
tu un gigante e io un nano
mentre davi un nome agli alberi e alle piante
e raccontavi fatti
e misteri di laggiù
così per lunghi tratti
e se non ce la faccio più
tu mi trovavi un legno
e io ci montavo su
con quel cavallo e un regno e uno schiocco e patapàn

al galoppo e all'avventura
sotto a quel tuo naso grosso
messo come prua e non avevo mai paura
dentro la tua scia ti stavo sempre addosso

e nella sera chiara
da lontano l'armonia
di un suono di fanfara
di un tam tam di prateria
e le tue braccia forti
che indicavano la via
ai miei ginocchi storti e agli occhi e patapàn

ciao pa'
ma quante strade di sentieri bianchi
e quante ancora e ancora no non siamo stanchi
lo vedi come corro così veloce
dietro al tuo fischio e quella voce
se resti indietro aspetto sotto la croce
e scoppia il petto e in coppia

e andiamo avanti e patapàn
e sul ciglio di un burrone
tu facevi quella finta
di una spinta in giù e io ridevo col fiatone
e mi alzavi su nella camicia stinta

e ti sentivo dire
di chi c'è e chi non c'è più
e non poter capire
perché non è come un tram
su cui chi si vuol bene
sale e viaggia e scende giù
ma tutti quanti assieme per sempre patapàn

ciao pa'
così hai saltato giù e ora sei in volo
ti sei fermato un giorno e io corro solo
perché non m'hai aspettato e stai lontano
e non mi prendi più per la mano
che senza un legno adesso un po' più piano
vado e spesso cado
ma andiamo avanti

ciao pa'
ma dimmi dove è che stiamo andando
e questa vita dove mai ci sta portando
non era questo il mondo che volevamo
e non è il cielo che sognavamo
non è quel tempo, è adesso
in cui dobbiamo stare
e lo stesso andare
e andiamo avanti e patapàn

Ajò Giorgio!!!

Clabber

DNA DOC|DOP

 

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