Nel numero scorso abbiamo raccontato la storia delle unità cinofile della “Scuola Cani da Salvataggio”, unica al mondo. E mentre articoli, servizi televisivi, documentari, italiani e stranieri, si interessano di questi meravigliosi “amici” dell’uomo, essi sono al lavoro sulle nostre spiagge dove, dall’inizio dell’estate, hanno già salvato una quindicina di persone.

FAMA E IMPRESE DEI “CANI SUPEREROI”

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di Roberto Allegri - Foto di Nicola Allegri

Nel numero scorso del “Faustino” un ampio articolo del direttore Tony Assante era dedicato al mio libro “Cani Spereroi”, pubblicato da Armenia, dove raccontavo la storia della “Scuola Italiana Cani Salvataggio” (SICS). Una Scuola, come ha bene messo in evidenza Tony Assante, unica al mondo, capace di trasformare questi cani in autentici eroi che rischiano coraggiosamente la propria vita per salvare le persone in pericolo.

Il libro ha riscosso un grande interesse da parte del pubblico. A prova del fatto che il coraggio e la dedizione di questi animali riescono a scuotere e a entusiasmare l’animo delle persone, anche in questo nostro tempo, segnato da egoismo e indifferenza.

Un fascino che ha la forza di valicare i confini, di oltrepassare gli oceani, di volare leggero insieme al vento. Dico questo perché i cani della SICS, sempre più conosciuti in Italia (grazie anche al mio libro e ai vari articoli e servizi televisivi che ha provocato), sono celebrati pure all’estero.

Anzi, si può dire che i primi importanti servizi televisivi sulla Scuola li hanno realizzati, prima ancora che le nostre emittenti, le troupe televisive straniere. Quella giapponese di Fuji TV, quelle tedesche dei canali RTL e NDR, quella di Discovery Channell e anche quella di una produzione pubblicitaria per realizzare uno spot per l’Eukanuba su progetto creativo della leggendaria agenzia Saatchie & Saatchie.

La notizia fresca, però, è questa. Ad agosto uscirà negli Stati Uniti, e poi nel resto del mondo in 55 Paesi, il documentario del 2010 del National Geographic che si intitola “And man created dog” , che racconta la lunga ed incredibile storia di amicizia tra uomo e cane a partire dal loro primo incontro, centomila anni fa.

Bene, i cani della SICS sono tra i protagonisti principali del film. Non solo, ma sono presenti in maniera importante anche nel trailer del documentario (visibile su internet) a conferma del fatto che il National Geographic ritiene i salvataggi che compiono così straordinari da poter “pubblicizzare” al meglio l’uscita del film.

Ma non è finita qui. C’è una signora americana di 57 anni che si chiama Lynne Cox e che è venuta in Italia apposta per nuotare insieme ai cani da salvataggio. Perché è notizia degna di nota? Perché Lynne Cox è una delle più grandi nuotatrici sulla lunga distanza, detentrice di record impossibili.

Per esempio, ha attraversato a nuoto lo stretto di Bering, con una temperatura dell’acqua di circa 4 gradi, ha attraversato il fiume Ohio e ha nuotato per 25 minuti, percorrendo una distanza di 1,7 chilometri, nelle acque dell’Antartide, là dove una persona normale in genere è vittima di ipotermia dopo soli 5 minuti.

Questa donna straordinaria, venuta a conoscenza delle imprese dei cani della SICS, ha espresso il desiderio di incontrarli e di nuotare con loro. Detto fra noi, anche io ho avuto il privilegio di immergermi con i terranova della SICS, momenti indimenticabili che sono stati immortalati dalla troupe della trasmissione “Ti presento un libro” del canale Iris-Mediaset (sul sito www.canisalvataggio.it  è possibile rivedere la puntata).

Ma di questo vi scriverò in un’altra occasione. Ultima notizia, che mi è stata comunicata ora: i cani della SICS hanno già salvato, dall’inizio dell’estate, otto persone che stavano annegando nelle acque dei nostri mari.

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