Il mio singolare e indimenticabile incontro con Sultan Kosen, l’uomo più alto del mondo

IN UN FISICO FUORI MISURA,

UN ANIMO DOLCE E ROMANTICO

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Foto e Testo di Nicola Allegri - Acquista il Guinnes World Records

Sultan Kosen, due metri e quarantasei centimetri, l’uomo più alto del mondo. Averlo di fronte è davvero impressionante, è come guardare da vicino un effetto speciale. E quando mi saluta, sono persino intimorito nel vedere la mia mano sparire letteralmente nella sua. Poi, subentra la curiosità e allora molte domande mi vengono alle labbra: dove troverà le scarpe? E i vestiti? E come farà ed entrare in un’automobile? Quanto sarà lungo il suo letto? Sono domande comprensibili perché Sultan è così prepotentemente al di fuori della quotidianità livellata alla quale si è abituati.

 

Succede anche questo quando si esercita la professione di fotografo. Ogni giorno fai degli incontri singolari, a volte belli e a volte anche brutti, ma sempre estremamente interessanti. Se hai il desiderio di conoscere, di scrutare la realtà che ti si presenta, di cercare di capirla, di comprenderla, di apprezzarla in tutte le sue espressioni, la professione di fotografo è una fonte inesauribile di sorprese e di incanto. Perché tutto ciò che fa parte della vita e delle sue manifestazioni, è bello e affascinante.

 

Non avevo mai pensato che un giorno mi sarei trovato di fronte all’uomo più alto del mondo. E anche questo è accaduto. Un incontro diventato indimenticabile nella mia memoria.

 

Sultan Kosen ed io ci sediamo uno accanto all’altro, beviamo una bibita, lui accende una sigaretta. Ci mettiamo a parlare di musica e di sport e allora mi accorgo che quelle domande iniziali erano solo banali e scontate, erano solo la curiosità di un ragazzino meravigliato. Mi accorgo invece che sto chiacchierando con una persona e non con un trucco cinematografico, con un ragazzo di ventisei anni, dal sorriso spontaneo e gli occhi sognanti, affascinato dal mondo che, grazie alla popolarità dovuta alla sua incredibile altezza, ha ora la possibilità di visitare.

 

Grazie alla sua altezza che gli ha permesso di essere inserito nella edizione 2010 del “Guinness World Record” , Sultan viaggia il mondo. E’ già stato in dieci Paesi e ora è approdato in Italia. <<Ovunque la gente mi chiede l’autografo, mi riserva tante attenzioni e io sono felice>>, afferma. <<Non ero mai uscito prima dalla Turchia ed è stato bellissimo vedere città come Londra e New York. Ho davvero constatato che i grattacieli sono più alti di me!>>.

 

Sultan è nato a Mardin, un paesino della Turchia sud orientale. La sua è una famiglia di contadini e ha tre fratelli e una sorella, tutti di altezza normale. <<Io sono il secondo in ordine di nascita>>, spiega sorridendo. <<Ma sono il primo al mondo in fatto di altezza!>>

 

La crescita straordinaria di Sultan è stata causata da un tumore benigno che premeva sull’ipofisi, determinando un’eccessiva secrezione dell’ormone della crescita. Ma dopo un intervento subito nel 2008, la sua altezza si è stabilizzata anche se la crescita ha causato un forte stress sulle ginocchia e così Sultan è costretto a muoversi usando le stampelle. Ovviamente non poteva passare inosservato ai talent scout sportivi e la squadra turca di basket del Galatasarai lo ha prontamente contattato. <<Non è stata però una bella esperienza>>, confessa. <<Avevano detto che mi avrebbero procurato allenatori e medici speciali per mettermi in condizione di giocare davvero nella squadra. Ma niente di questo è avvenuto. Mi sono sentito un po’ preso in giro. Così, non credo sarò mai un giocatore di pallacanestro. A dire il vero non so cosa farò da grande………forse sono anche troppo cresciuto!>>

 

<<Adesso che sei diventato famoso>>, gli dico <<la gente vuole conoscerti, i giornali vogliono intervistarti. Rimpiangi la tranquillità del tuo paese?>>

 

<<Fino a qualche tempo fa>>, dice Sultan << avrei risposto di sì. Io sono di natura un tipo tranquillo e ho sempre amato starmene per conto mio, anche se è stato difficile nascondersi date le mie dimensioni. Ma adesso sono tutti i giorni in mezzo alla gente, alla confusione. Viaggio, incontro persone nuove di tutte le nazionalità, mi fanno sentire quasi una rock star. E’ una vita molto attiva, dinamica e così, quando torno a casa, a Mardin, dove non succede mai niente, mi sento quasi soffocare.>>

 

<<Che effetti ti fa viaggiare per il mondo?>>

 

<<E’ entusiasmante. Non mi ero mai mosso dalla Turchia e al massimo ero andato ad Istambul o ad Ankara. Poter viaggiare è come un sogno. Per promuovere la nuova edizione del “Guinness World Record” invece sono già stato in dieci nazioni. Sono stato negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Olanda, adesso in Italia. A New York ho passeggiato per la Quinta Strada, in mezzo ad una folla di persone che volevano farsi fotografare insieme a me. E ho addirittura fermato il traffico! A Londra ho visitato la Tower Bridge, vestito con un completo nero come un vero gentleman. Sono felice e sono orgoglioso di portare per il mondo, anche se in un modo così strano, il nome della Turchia.>>

 

<<Quali sono i tuoi interessi? Ho saputo che ti piacciono i videogame>>.

 

<<Sì, adoro giocare con il computer insieme ai miei amici, quando sono a casa. Ma la cosa che in assoluto amo di più è ascoltare musica, di tutti i generi ma soprattutto quella classica turca. Con la musica si può viaggiare stando seduti in una stanza. Ascolto le melodie che preferisco e parto per conoscere i posti che non ho ancora visto. E’ una cosa magica.>>

 

<<Quale è il tuo sogno più grande?>>.

 

<<Sembrerò banale, ma il mio sogno è cercare di avere una vita il più normale possibile. Fino a questo momento la mia vita è sempre stata molto difficile. Per me, compiere anche la minima cosa, la più quotidiana, significa superare un ostacolo. Trovare vestiti adatti alla mia misura, ad esempio, o le scarpe, dato che porto il numero 60. Oppure solamente riuscire a trovare un taxi nel quale poter entrare e girare per la città. Tutte queste difficoltà però mi hanno reso più forte. E nei momenti più duri ho sempre avuto accanto la mia famiglia, che è il bene più prezioso in assoluto. Così d’ora in avanti, grazie anche alla popolarità che il “Guinness World Record” mi ha fatto ottenere, voglio fare in modo di crearmi una vita adatta a me. E voglio trovare una ragazza, sposarmi, avere tanti figli.>>

 

<<La tua donna ideale deve superare i due metri?>>

 

<<Non dovrei dirlo proprio io, ma l’altezza non ha alcuna importanza. Chi mai potrebbe scegliere la persona con cui passare tutta la vita in base ai centimetri? O al peso? No, sono altre i particolari che per me contano. L’onestà, ad esempio. La dolcezza e il buon carattere.>>