18 dicembre 2004
Resoconti con FOTO: Stella SCALETTA: (grazie a Claudia di Rovigo) QUARTETTO
FLEGREO: Dino del Vescovo, giornalista di PC World Italia concessi in esclusiva a tonyassante.com E festa sia… Claudio Baglioni porta nelle piazze italiane i più grandi
concerti di Natale. Il minitour dal titolo “E festa sia, crescendo e
cercando” ha inizio a Milano con un tripudio di voci e musica. Il
successo ottenuto è quello destinato a fare storia E Il grande Mago ha incantato ancora. Milano, Piazza del
Duomo, 18 dicembre 2004, ore 21. Non un piccolo accenno del suo repertorio
come in molti credevano, ma un concerto vero e proprio. Più di due ore e
mezza di musica no stop, accompagnata da un pubblico di oltre sessantamila
persone, a gremire ogni angolo della Piazza, ogni marciapiede, ogni
piccolo scalino, fino infondo alla Galleria Vittorio Emanuele II. Una
iniziativa voluta dallo stesso Baglioni. L’idea di salutare il Natale
insieme ai nostri militari, a tutti quei ragazzi che trascorreranno i
giorni di festa lontani dalle loro case, dalle loro famiglie, perché
impegnati nelle missioni di pace in Iraq, Afghanistan, Albania, Bosnia,
Kosovo, luoghi del mondo, così lontani ma vicini, dove essere uomo è
quasi un castigo. Ben strutturato il palco, a cupola, fasci di luce e
manichini in legno ognuno ergente al cielo una balla che brilla. Una
scaletta degna delle più grandi occasioni, inaugurata dalle performance
canore dei Baraonna che hanno accompagnato, con cori ricercati e a
cappella, l’intero svolgimento della manifestazione, e del Quartetto
Flegreo (archi), straordinari nell’offrire il proprio contributo
artistico ai brani che si sono susseguiti. Ancora una volta in nero, con
la sua lunga sciarpa color argento arrotolata al collo. Così si è
presentato l’Uomo della storia accanto, imbracciando chitarre di ogni
genere e colore. Il concerto ha inizio con “Strada facendo”, un avvio
quasi scontato per il significato che la serata doveva e voleva
trasmettere; seconda in scaletta “Le vie dei colori” e poi “Tienimi
con te” magistralmente accompagnata dalla voce caldissima di Rosa
Martirano, vocalist di spessore che ha fatto da seconda voce per
l’intero svolgimento della serata. Garantito il Crescendo di emozioni
passando da “Notti” a “Cuore di aliante”, da “Un giorno nuovo,
un nuovo giorno” a “Noi no”, fino alla presentazione del nuovo
singolo “Crescendo e cercando”, cantato però in playback. Un palco
colorato di blu, la magica atmosfera del lungo pianoforte a coda che ne
occupava la parte centrale, ha intonato le note di “Avrai” per una
esecuzione in totale sinergia fra il cantautore e il suo pubblico. E
ancora dieci, quindici brani, fra cui il medley al pianoforte, strofa più
ritornello di “Amore bello”, “E tu come stai”, “Io me ne
andrei” cantata per intero. Nessun ordine cronologico, solo la voglia di
fare musica, Cercando di dare continuità alle sensazioni indotte dalle
note, dalle parole. “Mille giorni di te e di me” ha poi inaugurato il
filone dei successi storici come “La vita è adesso”, “Questo
piccolo grande amore”, “E tu”, “Io sono qui”. Il gran finale,
come tradizione baglioniana vuole, ha visto il pubblico scatenarsi sulle
note di “Via”, canzone dell’80, estratta dall’album “Strada
facendo”, una continua alternanza di suoni di piano, percussioni, archi
e chitarre. Un mare di ringraziamenti e una frase che Claudio ha sentito
di dover dedicare alla sua gente: “So che si dice sempre, ma erano anni
che non provavo qualcosa del genere”. Il mondo uomo, sotto un cielo
mago, riprenderà forma il 31 dicembre a Palermo e il 5 gennaio a Roma.
Perché… se “la vita è adesso, il sogno è sempre”. Dino
del Vescovo giornalista di PC World Italia. dino_delvescovo@idg.it |